La Chiesa e lo Scandalo dell'Omertà

By AttritoStaff on 4/23/2010


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Violati nella loro intimità, forzati a conoscere prematuramente una realtà che avrebbero dovuto scoprire a tempo debito nel dono reciproco consapevole, costretti a vivere in modo distorto questa  realtà così preziosa che è la sessualità. Questo è il volto di coloro che in questo uragano mediatico sono stati lasciati nell' ombra: i bambini e gli adolescenti vittime degli abusi sessuali commessi da parte del clero cattolico.

Si è osservata infatti a livello mediatico una tendenza a preoccuparsi prevalentemente del danno che scandali simili avrebbero potuto causare alla Chiesa.Il risultato è stato che l'unico legittimo “interesse” che sia dovere della stessa Chiesa tutelare, ossia il rispetto della Giustizia e della dignità della persona, è stato sacrificato a meri calcoli politici e ad una timorosa apologetica fine a se stessa. Come altro valutare infatti la tendenza a mettere davanti a tutto la difesa dell'immagine, in particolare di quella del Pontefice?  E soprattutto quali fattori hanno portato a questa gravissima miopia? La più ovvia, e allo stesso tempo la più terribile, delle cause che hanno generato la colpa prima e l'omertà poi è un'evidente debolezza nel senso di responsabilità morale (quella responsabilità morale che ci impone di non recare danno al nostro prossimo) e civica (quella responsabilità civica che ci impone di denunciare chiunque commetta ingiustizia senza tenere in considerazione i nostri interessi privati) dei colpevoli e di coloro che hanno scelto di coprirli.

In secondo luogo, questa scelta è frutto di una secolare tendenza a fraintendere gli scopi propri e legittimi della Chiesa Cattolica e finanche, diremmo, la sua stessa ragion d'essere.
La Chiesa Cattolica non è una società per azioni. Tra i suoi doveri non rientrano il tutelare a tutti i costi, anche a torto, gli interessi di alcuni azionisti. La Chiesa non è neppure un partito politico. La cura della sua immagine mediatica per non perdere potenziali elettori dovrebbe quindi esserle estranea o venire considerata quantomeno un fine secondario.
La Chiesa Cattolica Cristiana è una comunità religiosa.
Suo unico senso e scopo è farsi testimone di un messaggio. Principi di quel messaggio sono virtù quali la giustizia, la compassione, l'umiltà e la mitezza. Una gestione dell'autorità ecclesiastica in modo non solo difforme, ma anche profondamente contraddittorio tali principi, è qualcosa che tradisce profondamente la ragione d'essere della Chiesa.

Riguardo il timore che scandali pubblici e lo sfruttamento mediatico degli eventi – da molti operato spesso non solo per voglia di giustizia, ma anche con la finalità di screditare e combattere una Chiesa per vari e non sempre legittimi motivi odiata –  potessero infangare l'immagine della Chiesa e essere usati a pretesto per danneggiare la diffusione della stessa religione cristiana, i fatti parlano da sé. Si è visto quanto ha giovato alla reputazione della Chiesa una politica di copertura a oltranza. Col senno di poi sarebbe stato forse meglio ammettere l'esistenza di un problema e dimostrare con i fatti, e nella più  totale trasparenza, di volerlo affrontare con tutte le proprie forze. Ma soprattutto sarebbe stato più giusto nei confronti tanto delle vittime quanto della comunità dei fedeli.

Infatti è anche nei riguardi dei fedeli che le autorità coinvolte hanno commesso un torto. Il torto di pensare, forse, più in termini di casta che in termini di Comunità. L'idea che un problema simile debba essere affrontato a porte chiuse unicamente dai vertici del Vaticano è figlia della concezione fallace e dannosa per cui l' unica Chiesa che “conta”, l'unica Chiesa con voce in capitolo nelle questioni di vitale importanza, è quella delle Gerarchie. Le stesse gerarchie che hanno dimenticato, forse, che nel loro operato non solo sono responsabili “dei” fedeli, ma sono anche responsabili “verso” i fedeli – parte integrante, e non certo secondaria, della Chiesa.

Appare doveroso quindi, da parte di noi Chiesa Cattolica, un esame di coscienza. Ancor di più perchè tra le cause della pedofilia c'è, probabilmente, un errato sviluppo della sfera sessuale e affettiva, forse anche per colpa della cattiva educazione sessuale operata nei seminari e nelle comunità in cui i responsabili degli abusi sono cresciuti. In che modo infatti nella loro infanzia e adolescenza queste persone hanno sentito parlare del sesso? In che modo gli è stato insegnato a gestire le proprie pulsioni? Non è un segreto per nessuno il fatto che il rapporto tra i cristiani e il sesso non sia stato certo tutto rose e fiori.
Rinnovare profondamente il modo in cui si educa alla sessualità, ma prima di tutto il modo in cui la si concepisce e la si vive, deve essere una priorità a cui il cristiano non deve in alcun modo rinunciare, per eliminare alla base l'esistenza di tali comportamenti disonorevoli e forieri di vergogna per la Chiesa tutta.


di Pietro lo Re e Aaron Allegra

Comments

5 Response to 'La Chiesa e lo Scandalo dell'Omertà'

  1. PhMe
    http://attritoweb.blogspot.com/2010/04/la-chiesa-e-lo-scandalo-dellomerta.html?showComment=1272233864217#c7175134409090828756'> 26 aprile 2010 alle ore 00:17

    Articolo Tosto, non glie la manda di certo a dire!!
    Perchè sul mio suolo siete più circospetti? :O

     

  2. Pietro Lo Re
    http://attritoweb.blogspot.com/2010/04/la-chiesa-e-lo-scandalo-dellomerta.html?showComment=1272291082477#c6530194085654056239'> 26 aprile 2010 alle ore 16:11

    Tranquillo che se avessimo postato da te l'articolo l'avremmo messo tale e quale,non abbiamo nessuna paura da "terra straniera" ;-)

     

  3. Giuseppe Savatteri
    http://attritoweb.blogspot.com/2010/04/la-chiesa-e-lo-scandalo-dellomerta.html?showComment=1273498994871#c2689279730973945950'> 10 maggio 2010 alle ore 15:43

    Ciao ragazzi bell'articolo, bravi! apprezzo molto il finale in cui siete anche propositivi ;) ma quello che mi chiedo davvero in questo periodo è:" quale sarebbe il modo per affrontare questa crisi al momento?" Un educazione alla sessualità diversa nei seminari è un ottima proposta, ma basterebbe? E soprattutto allo stato attuale delle cose possiamo davvero dire ancora con fermezza a messa io credo nella chiesa? (ovviamente non solo nel suo senso di riunione di persone)

     

  4. Aaron Allegra
    http://attritoweb.blogspot.com/2010/04/la-chiesa-e-lo-scandalo-dellomerta.html?showComment=1273506083369#c696684689480829615'> 10 maggio 2010 alle ore 17:41

    Oh, la Chiesa ha fatto ben di peggio, dal rogo degli eretici in giù. Si può, anzi si deve "credere" la Chiesa come comunità dei credenti e portatrice di un dato messaggio, e proprio perchè ci si crede volere che si purifichi sempre di più dai suoi sbagli.

    Concretamente e nell'immediato io suggerirei di chiudere per quanto possibile i conti con la giustizia civile e le vittime. Il che scendendo sul piano pratico significa
    1-Mettere a disposizione tutte le informazioni necessarie affinchè le autorità svolgano le indagini
    2-Desecretare qualsiasi eventuale fatto compromettente tenuto finora nascosto
    3-Nei casi in cui gli abusi ci sono stati veramente, cercare di giungere ad un accordo con le parti lese e soprattutto fare ammenda.

    Notate che nel punto 2 ho scritto "eventuale fatto nascosto" e nel punto 3 "nei casi in cui gli abusi ci sono stati veramente": da co-autore dell'articolo mi preme sottolineare che non è nostra competenza giudicare se e quando il crimine di abuso su minore è stato effettivamente commesso, quindi non ci esprimiamo sui singoli casi, riguardo i quali ci affidiamo alle sentenze che verranno emesse. Nè era nostro interesse parlare di essi. Ci premeva criticare un modus agendi generale prescindendo dai casi singoli, un modus agendi pubblicamente ammesso da esponenti della Chiesa e su cui, quindi, non può esservi alcun dubbio

     

  5. Pietro Lo Re
    http://attritoweb.blogspot.com/2010/04/la-chiesa-e-lo-scandalo-dellomerta.html?showComment=1273514058639#c293005649054091354'> 10 maggio 2010 alle ore 19:54

    Io non parlerei di crisi intesa come qualcosa che si è manifestata improvvisamente perchè questi fatti si sono verificati in periodi diversi,anche distanti parecchi anni.
    La vera crisi è forse,come anche tu mostri,la difficoltà a fidarsi della Chiesa,la sua perdita di credibilità agli occhi di molti credenti ma non solo.Come dice Aaron,gli errori della Chiesa,anche se difficile,non devono mettere in crisi la fede in essa perchè non è sull'operato dei singoli credenti che si basa la sua santità ma sullo Spirito che in essa agisce e al quale qualunque suo membro può attingere per diventare un degno discepolo di Gesù.Capisco in ogni caso perfettamente la difficoltà a fidarsi a fronte di tali nefandezze ma non dimentichiamo che è tutta l'umanità che possiede il rischio di commettere dei crimini ma anche la possibilità di rialzarsi e purificarsi e visto che la Chiesa è fatta di uomini anche lei possiede le stesse capacità sulle quali dobbiamo necessariamente puntare

     

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