Supposti danni e incerti rimedi: influenza A e vaccino

By AttritoStaff on 10/03/2009


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E' adesso o nell'immediato futuro che, secondo le autorità sanitarie, la diffusione dell' influenza A dovrebbe trasformarsi in pandemia. E' di scottante attualità, quindi, il dibattito sull'opportunità o meno della vaccinazione contro il contagio.
Tra tesi complottistiche più o meno verosimili e pronunciamenti di dubbia neutralità a favore della prevenzione, abbiamo provato a raccogliere e collegare meglio che potevamo alcuni dati. Ciascun lettore sarà poi libero di trarre le conclusioni che preferirà.

- Stando alle statistiche aggiornate alla data del 19 ottobre, i casi confermati di influenza suina sono più di 399.232 . Quelli mortali, 4735: in percentuale, circa l'1%. Una percentuale relativamente bassa: bisogna però specificare che i casi di decessi di persone che non presentavano debilitazioni precedenti alla malattia sono stati finora più alti rispetto alle normali influenze stagionali.

- La decisione del governo di non chiudere le scuole – teoricamente indice di una bassa valutazione del rischio – e la bassa percentuale di decessi di cui sopra fanno apparire ingiustificata l'entità della campagna di vaccinazione che, secondo le intenzioni del Ministero, sarà “la più grande vaccinazione di massa mai effettuata in Italia”: dovrebbe coprire il 40% della popolazione.

- I primi vaccini, a disposizione degli operatori sanitari e delle altre categorie a rischio, saranno pronti solo il 15 novembre, mentre le dosi destinate a giovani e anziani verranno distribuite a partire dalla fine dell'anno. Quando la malattia dovrebbe essere già in piena diffusione.

- Risale ad appena pochi anni fa il clamoroso caso di contaminazione dei vaccini contro l'influenza aviaria con campioni di virus vivi e letali. Contaminazione che la casa produttrice del farmaco ha sostenuto essere stata accidentale, sebbene l'alto protocollo di sicurezza della struttura in cui il vaccino è stato prodotto dovrebbe escludere la possibilità di errori tanto grossolani (e letali). Oggi a produrre il vaccino contro la pandemia dell'influenza A è la stessa casa farmaceutica incriminata, la Baxter.

- Stando ad una lettera delle autorità britanniche pubblicata sul Daily Mail risalente al 29 luglio, si temono eventuali connessioni tra alcune malattie neurologiche (sindrome di Guillain-Barrè ) ed il vaccino. Probabilmente questo timore si riferisce a ciò che accadde nel 1976 negli Stati Uniti: a seguito dell'allarme lanciato per una possibile diffusione pandemica di influenza suina – allarme che si rivelò essere una bolla di sapone – fu avviata una massiccia campagna di vaccinazione: si registrarono più di 500 casi di sindrome di Guillain-Barrè tra coloro che avevano assunto il farmaco, farmaco che causò più decessi dell'influenza stessa. Il vaccino fu ritirato dal commercio dopo appena dieci settimane.

Detto ciò riteniamo opportuno sottolineare, benchè possa sembrare ovvio, che nessuno di noi può avanzare una previsione realistica sull'effettiva letalità della pandemia prevista per quest'autunno ( sempre che, e non ce lo auguriamo di certo, di pandemia si tratterà ). Nessuno può sapere con certezza se si rivelerà più saggio vaccinarsi o meno. Ma, stando ai dati attualmente nostra disposizione e alla stima del rapporto rischio/beneficio che da essi ci sentiamo di dedurre, ci sembra doveroso invitare alla prudenza e ad una più meditata valutazione chiunque abbia già deciso, forse a cuor leggero, di vaccinarsi non appena il farmaco sarà disponibile. Dal canto nostro ci ripromettiamo di approfondire nelle settimane a venire alcuni degli aspetti più interessanti del problema di cui qui ci siamo limitati a fornire un breve riassunto: cercando, per quanto possibile, di porre luce su una questione che probabilmente influenzerà in modo decisivo il nostro futuro prossimo.

Aaron Allegra

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